Letto da noi
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QUANDO LEI ERA BUONA
Ambientato nei primi anni cinquanta nella provincia americana dell’Ohio, in questo romanzo assoluta protagonista è, caso unico nei romanzi di Philip Roth, una donna. Nella sua singolarità, questo romanzo al femminile ha il merito di portare alla luce il grande talento di Roth nell’esaminare in modo intenso e brutale la realtà delle relazioni umane. Anticipando una tematica ricorrente nelle sue opere successive, Quando lei era buona porta in scena il drammatico fallimento di un matrimonio infelice e distruttivo. In un climax lento e inesorabile, l’autore ci mostra la vita di Lucy Nelson, una ragazza di diciassette anni severa e inflessibile, mossa dall’implacabile desiderio di essere buona.
Incipit:
“Non essere ricco, non essere famoso, non essere potente, nemmeno essere felice, ma essere civile – questo era il sogno della sua vita. Quando lasciò la casa, o baracca, di suo padre nei boschi del Nord dello stato, quali fossero le caratteristiche di una tale vita non avrebbe saputo spiegarlo; aveva in programma di viaggiare fino a Chicago per scoprirlo. Sapeva per certo quel che non voleva, cioè vivere come un selvaggio. Suo padre era un uomo violento e ignorante – cacciatore di pellicce, poi taglialegna e, negli ultimi anni della sua vita, sorvegliante alle miniere di ferro. La madre era una donna laboriosa e d’indole servile che non si sarebbe mai permessa di volere qualcosa di diverso da ciò che aveva; o se invece lo voleva, se invece era diversa da come sembrava, di certo non riteneva prudente parlare dei propri desideri di fronte al marito.”
PHILIP ROTH (Newark, 19 marzo 1933)
È uno dei più noti scrittori statunitensi della sua generazione, considerato tra i più importanti romanzieri ebrei di lingua inglese e vincitore di numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali il Premio Pulitzer nel 1997 per “Pastorale americana”, la National Medal of Arts alla Casa Bianca nel 1998, la Gold Medal per la narrativa (il piú alto riconoscimento dell'American Academy of Arts and Letters) nel 2002, due volte insignito del National Book Award e il National Book Critics Circle Award e tre volte del PEN/Faulkner Award. La sua fluviale produzione letteraria venne inaugurata nel 1958 con i racconti di “Goodbye Columbus” e si è conclusa nel 2010 con “Nemesi” e il successivo annuncio dell’autore, nel 2012, di non voler scrivere altro.
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/PhilipRothAuthor/
Romanzi:
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Lasciarsi andare (Letting Go, 1962)
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Quando lei era buona (When She Was Good, 1967)
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Lamento di Portnoy (Portnoy's Complaint, 1969)
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La nostra gang (Our Gang, 1971)
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Il grande romanzo americano (The Great American Novel, 1973)
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La mia vita di uomo (My Life As a Man, 1974)
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Il professore di desiderio (The Professor of Desire, 1977)
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Lo scrittore fantasma (The Ghost Writer, 1979)
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Zuckerman scatenato (Zuckerman Unbound, 1981)
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La lezione di anatomia (The Anatomy Lesson, 1983)
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La controvita (The Counterlife, 1986)
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Inganno (Deception, 1990)
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Operazione Shylock: una confessione (Operation Shylock: A Confession, 1993)
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Il teatro di Sabbath (Sabbath's Theater, 1995)
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Pastorale americana (American Pastoral, 1997)
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Ho sposato un comunista (I Married a Communist, 1998)
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La macchia umana (The Human Stain, 2000)
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L'animale morente (The Dying Animal, 2001)
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Il complotto contro l'America (The Plot Against America, 2004)
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Everyman (2006)
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Il fantasma esce di scena (Exit Ghost, 2007)
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Indignazione (Indignation, 2008)
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L'umiliazione (The Humbling, 2009)
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Nemesi (Nemesis, 2010)