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Ancora 1

Letto da noi

L'ARPA DI DAVITA

È un anno cruciale quello in cui Davita a otto anni comincia a farsi un'idea del mondo: l'America si lascia alle spalle la crisi del '29 e i suoi genitori, intellettuali impegnati a sinistra, sognano l'avvento di una società più giusta. Ma l'affermazione del fascismo e del nazismo in Europa spegne ogni ottimismo. Davita adolescente si accosterà all'ebraismo, la religione della sua famiglia, scoprendovi non un rifugio consolatorio, ma una chiave per capire il mondo.

 

Incipit:

“Mia madre veniva da una cittadina polacca, mio padre da una cittadina del Maine. Mia madre era un'ebrea non credente, mio padre un cristiano non credente. Si incontrarono a New York al tempo in cui mio padre scriveva, per un giornale di sinistra, un articolo sulle condizioni di vita in schiera di misere case d'affitto in Suffolk Street nel Lower East Side di Manhattan, dove mia madre lavorava. Accadde alla fine degli anni Venti. Si innamorarono, ebbero una breve relazione e si sposarono.”

 

DANNY L'ELETTO

Danny l'eletto narra dell’amicizia, guardata con stupore o addirittura malvista, fra Danny e Reuven. Entrambi ebrei, non potrebbero essere più diversi: il primo è infatti figlio dello tzaddik, il rabbino capo, della comunità chassidica di Brooklyn; il secondo, invece, è sì ebreo, ma di una comunità più moderata, figlio di un professore di idee aperte e moderne. I due ragazzi si incontrano, o meglio si scontrano, durante una partita di softball che vede fronteggiarsi le yeshivà (scuole) dei due ragazzi. Lo scontro diventa una vera e propria guerra, da cui Reuven uscirà ferito, colpito duramente a un occhio proprio da Danny. L’incidente, però, porta i due ragazzi a costruire un’amicizia solida e profonda, nonostante le opposizioni del padre di Danny e della comunità chassidica tutta.

 

« Il silenzio parla....che significa? »

« Bisogna che tu voglia ascoltarlo, e allora potrai udirlo. Ha una struttura bella, strana. Non parla sempre. Ogni tanto...ogni tanto piange, e puoi sentirci dentro il dolore del mondo. Allora fa male ascoltarlo: ma è necessario. » 

 

CHAIM POTOK (New York, 17 febbraio 1929 – Merion, 23 luglio 2002)

Chaim Potok (pseudonimo di Herman Harold Potok) nato nel 1929 a Brooklyn da genitori immigrati dalla Polonia e cresciuto con il rigore di una famiglia ortodossa, ha studiato alla Yeshiva University laureandosi summa cum laude in English literature nel 1950 prima di frequentare il Jewish Theological Seminary of America, dove viene ordinato Conservative Rabbi. Dopo essere stato ordinato rabbino, ha servito come cappellano militare dal 1955 al 1957 durante la guerra di Corea, e per molti anni è stato il redattore capo della Jewish Publication Society of America.  Come ha più volte affermato è stata la lettura di Brideshead Revisited di Evelyn Waugh durante l'adolescenza a convincerlo a diventare uno scrittore. Per imparare a scrivere, Potok ha studiato attentamente le opere di Ernest Hemingway, William Faulkner, Charles Dickens e Mark Twain.

 

Opere:

  • The Chosen (1967), Danny l'eletto, Garzanti 1990, Film: Gli eletti (1988)

  • The Promise (1969), La scelta di Reuven, Garzanti 2000

  • My Name is Asher Lev (1972), Il mio nome è Asher Lev, Garzanti 1991

  • In the Beginning (1975), In principio, Garzanti 2000

  • Wanderings: History of the Jews (1978), Storia degli ebrei, Garzanti 2003

  • The Book of Lights (1981), Il libro delle luci, Garzanti 2004

  • Davita's Harp (1985), L'arpa di Davita, Garzanti 1989

  • The Gift of Asher Lev (1990), Il dono di Asher Lev, Garzanti 1997

  • I Am the Clay (1992), Io sono l'argilla, Garzanti 1993

  • The Tree of Here (1993), L'albero di qui, Mondadori 1999

  • The Sky of Now (1994)

  • The Trope Teacher (1995), Il maestro della guerra, Garzanti 1996

  • The Gates of November. Chronicles of the Slepak Family (1996),  Novembre alle porte, Garzanti 1998

  • Zebra and Other Stories (1998), Zebra e altri racconti, Garzanti 1999

  • Old Men at Midnight (2001), Vecchi a mezzanotte, Garzanti 2002

  • Conversations with Chaim Potok, a cura di Daniel Walden (University Press of Mississippi, 2001)

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