Letto da noi
SIDDHARTA
Questo breve romanzo di ambiente indiano è senz'altro l'opera di Hesse più universalmente nota. Chi è Siddharta? È uno che cerca, e cerca soprattutto di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, il misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti. E alla fine quel tutto, la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddharta, che ripete il "costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l'aveva visto centinaia di volte con venerazione".
L′incipit:
“Nell′ombra della casa, sulle rive soleggiate del fiume presso le barche, nell′ombra del bosco di Sal, all′ombra del fico crebbe Siddharta, il bel figlio del Brahmino, il giovane falco, insieme all′amico suo, Govinda, anch′egli figlio di Brahmino. Sulla riva del fiume, nei bagni, nelle sacre abluzioni, nei sacrifici votivi il sole bruniva le sue spalle lucenti. Ombre attraversavano i suoi occhi neri nel boschetto di mango, durante i giochi infantili, al canto di sua madre, durante i santi sacrifici, alle lezioni di suo padre, così dotto, durante le conversazioni dei saggi. Già da tempo Siddharta prendeva parte alle conversazioni dei saggi, si esercitava con Govinda nell′arte oratoria, nonché nell′esercizio delle facoltà di osservazione e nella pratica della concentrazione interiore. Già egli sapeva come si pronuncia impercettibilmente l′Om, la parola suprema, sapeva assorbirla in se stesso pronunciandola silenziosamente nell′atto di inspirare, sapeva emetterla silenziosamente nell′atto di enspirare, con l′anima raccolta, la fronte raggiante dello splendore che emana da uno spirito luminoso. Già egli sapeva, nelle profondità del proprio essere, riconoscere l′Atman, indistruttibile, uno con la totalità del mondo.”
HERMANN HESSE (Calw, 2 luglio 1877 – Montagnola, 9 agosto 1962)
Hermann Hesse è stato uno scrittore, poeta, aforista, filosofo e pittore tedesco naturalizzato svizzero, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1946. La sua produzione, in versi e in prosa, è vastissima e conta quindici raccolte di poesie e trentadue tra romanzi e raccolte di racconti. I suoi lavori rispecchiano il suo interesse per l'esistenzialismo (in particolare Schopenhauer, Nietzsche e Heidegger), lo spiritualismo, il misticismo, non meno della filosofia orientale, specialmente indù e buddhista. Negli anni '60, ispirandosi alla sua critica al consumismo e al capitalismo americano, fu proprio negli Stati Uniti che Hesse divenne un autore di culto, dopo la sua morte, tra i giovani pacifisti e hippie, che rifiutavano la guerra del Vietnam e la materialità della società occidentale, ma anche il comunismo sovietico. Assieme a Thomas Mann e Stefan Zweig, Hesse è lo scrittore di lingua tedesca del XX secolo più letto nel mondo, tradotto in più di 60 lingue e con circa 150 milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Sito web (italiano): https://www.hermann-hesse.de/it
Opere principali:
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Der Steppenwolf, 1927; Il lupo della steppa, Mondadori, 1946
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Peter Camenzind, 1904; Martello, 1951
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Demian. Die Geschichte einer Jugend von Emil Sinclair, 1919; Demian. Storia della giovinezza di Emil Sinclair, Martello, 1952
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Knulp. Drei Geschichten aus dem Leben Knulps, 1915; Storia di un vagabondo, Martello, 1950
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Das Glasperlenspiel, 1943; Il giuoco delle perle di vetro, Mondadori, 1955
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Siddharta. Eine indische Dichtung, 1922; Siddharta. Poema indiano, Frassinelli, 1945
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Klingsors letzter Sommer, 1920; L'ultima estate di Klingsor, Sperling & Kupfer, 1931
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Narziß und Goldmund, 1930; Narciso e Boccadoro, Mondadori, 1933
Ha detto: «Affinché si realizzi il possibile, si deve sempre tentare l’impossibile.»