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Letto da noi

IL BUIO OLTRE LA SIEPE

In un cittadina del profondo sud degli Stati Uniti, l'avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un uomo di colore  accusato di violenza carnale. Riuscirà a dimostrare l'innocenza, ma l’uomo sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda è raccontata dalla piccolo Scout, la figlia di Atticus, una bambina che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte.

Il romanzo tratta con delicatezza e agilità di scrittura temi cruciali quali il razzismo negli Stati Uniti degli anni Trenta, i pregiudizi contro i neri e più in generale la paura del diverso. Diventato in breve tempo un successo mondiale, è ritenuto tra i classici della letteratura statunitense, ha venduto oltre 40 milioni di copie in tutto il mondo essendo tradotto in 40 lingue.

 

Dal romanzo fu tratto nel 1962 il film omonimo, diretto da Robert Mulligan e prodotto da Alan J. Pakula, che venne premiato con 3 oscar.

Incipit:

“Jem, mio fratello, aveva quasi tredici anni all'epoca in cui si ruppe malamente il gomito sinistro. Quando guarì e gli passarono i timori di dover smettere di giocare a rugby, Jem non ci pensò quasi più. Il braccio sinistro gli era rimasto un po' più corto del destro; in piedi o camminando, il dorso della mano sinistra faceva un angolo retto con il corpo, e il pollice stava parallelo alla coscia, ma a Jem non importava un bel nulla: gli bastava poter continuare a giocare, poter passare o prendere il pallone al volo.

Poi, quando di anni ne furon trascorsi tanti da poterli ormai ricordare e raccontare, ogni tanto si discuteva di come erano andate le cose, quella volta. Secondo me tutto cominciò a causa degli Ewell, ma Jem, che ha quattro anni più di me, diceva che bisognava risalire molto più indietro, e precisamente all'estate in cui capitò da noi Dill e per primo ci diede l'idea di far uscire di casa Boo Radley.”

Ancora 1

HARPER LEE  (Monroeville, 28 aprile 1926 – Monroeville, 19 febbraio 2016)

Nata nel 1926 in Alabama, si appassiona fin da giovanissima alla lettura e alla letteratura. Negli anni dell'università dirige il giornale umoristico degli studenti, curando una rubrica chiamata “Commento caustico”. Il progetto di laurearsi in legge sfuma sei mesi prima della laurea, e nel 1949 Harper Lee si trasferisce a New York, raggiungendo l'amico di infanzia Truman Capote. Lavora come impiegata per la Eastern Air Lines e la British Overseas Airways e inizia a sviluppare il nucleo di quello che sarà il suo unico romanzo pubblicato, dallo straordinario successo: “Il buio oltre la siepe”. Rifiutata in un primo tempo da numerosi editori, l'opera vede la pubblicazione nel 1960 e lo stesso anno vince il Premio Pulitzer. Successivamente la scrittrice collabora con Capote alle ricerche per l'ideazione del suo romanzo “A sangue freddo” e pubblica alcuni articoli. Di carattere schivo e riservato, Harper Lee conduce una vita lontana dagli ambienti letterari e dalle premiazioni; una delle rare eccezioni è la presenza alla consegna della più alta onorificenza civile statunitense, la Medaglia presidenziale della Libertà, che le viene attribuita dal Presidente George W. Bush nel 2007 per il contributo eccezionale del suo romanzo alla letteratura statunitense e mondiale.  Nel 2015 è uscito il suo secondo romanzo “Va', metti una sentinella”: anche se il romanzo appare come il sequel de “Il buio oltre la siepe”, ambientato vent'anni dopo, la scrittrice ha dichiarato di averlo scritto prima del precedente.

 

Opere:

  • Il buio oltre la siepe (1960)

  • Christmas to Me (1961)

  • Love - In Other Words (1961)

  • When Children Discover America (1965)

  • Romance and High Adventure, in Clearings in the Thicket: An Alabama Humanities Reader (1983)

  • Open Letter to Oprah Winfrey (2006)

  • Va', metti una sentinella (Go Set a Watchman - Feltrinelli 2015)

 

 

Alla sua morte, avvenuta il 19 febbraio 2016, ha detto di lei Inge Feltrinelli:

“Sono molto triste per la morte di Harper Lee. Da quando lo abbiamo pubblicato nel 1962 per la prima volta,” Il buio oltre la siepe” non è mai mancato dal nostro catalogo. Il successo internazionale che continua a riscuotere dimostra come ancora oggi il problema della discriminazione razziale sia più che mai attuale. Questo libro, onorato anche dal presidente Barack Obama, più di ogni altro ha insegnato a intere generazioni la lotta contro l’ingiustizia. Siamo fieri di essere l’editore italiano di Harper Lee che illumina l’intero catalogo Feltrinelli.” 

 

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