Letto da noi
IL LIBRAIO DI KABUL
Il titolo fa pensare ad un romanzo, o addirittura ad una fiaba, ma in realtà "Il libraio di Kabul" è il resoconto dettagliato, intenso e appassionante della vita quotidiana nell'Afghanistan post-talebano fatto dall’autrice: nel novembre 2001, Asne Seierstad entra a Kabul e nella vita di Sultan Khan, il libraio che ha pagato con il carcere lo scontro per la dignità della sua nazione. La giovane reporter norvegese diventa per quasi un anno "la figlia bionda" di Sultan, ospite nella sua casa e testimone di amori proibiti, crimini, punizioni, ribellioni giovanili e ingiustizie che segnano la vita quotidiana della famiglia Khan, divisa tra l'onore e le umiliazioni subite, soprattutto - ma non solo - dalle donne. "Il libraio di Kabul" è la voce di un popolo che cerca di risollevarsi dopo la guerra, i sogni di riscatto che squarciano il buio, di una società in lotta per la sopravvivenza.
Incipit:
Quando Sultan Khan ritenne che fosse arrivato il momento di trovare una nuova moglie, nessuno si mostrò disposto ad aiutarlo. Prima di tutto si rivolse a sua madre.
"Dovrai accontentarti di quella che hai", sentenziò lei.
Poi andò dalla maggiore delle sue sorelle. "Sono così affezionata alla tua prima moglie", gli disse. Stessa risposta ottenne dalle altre sorelle.
"Per Sharifa sarebbe un disonore", commentò sua zia.
Sultan aveva bisogno di aiuto. A un pretendente non è concesso poter chiedere di persona la mano di una fanciulla.
ÅSNE SEIERSTAD (Oslo, 10 febbraio 1970)
È una giornalista e scrittrice norvegese. Laureata in russo, spagnolo e storia del pensiero filosofico all'Università di Oslo, parla correttamente cinque lingue. Come giornalista e per la televisione pubblica norvegese NRK, ha lavorato come corrispondente dalla Russia (1993-1996), dalla Cina (1997), dalla Serbia (dal 1998 al 2000, raccontando la guerra in Kosovo) e dagli Stati Uniti (dopo gli attentati dell'11 settembre 2001), diventando forse la più giovane e apprezzata corrispondente di guerra d'Europa. È stata anche inviata dall'Iraq e dalla Cecenia ed ha seguito sul campo la conquista di Kabul da parte dell'Alleanza del Nord dopo la caduta del Governo talebano. Per i suoi reportages ha ricevuto moltissimi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra i quali il premio come migliore giornalista televisiva norvegese nel 1999, quello come migliore scrittrice del 2000 per il mensile «Elle», il prestigioso Free Speech Award nel 2002 come migliore reporter di guerra e il Premio Ilaria Alpi nel 2003.
“Il libraio di Kabul” (2003), in cui racconta la sua esperienza presso una famiglia di Kabul dopo la caduta del regime talebano in Afghanistan, è un bestseller mondiale. Nel 2016 ha pubblicato “Uno di noi - La storia di Anders Breivik”, sul terrorista norvegese autore degli attentati del 22 luglio 2011 in Norvegia.
Attualmente, vive e lavora ad Oslo.
Opere:
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Il libraio di Kabul (2003)
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Diario da Baghdad. 101 giorni tra paura e tristezza (2004)
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Il bambino dal cuore di lupo. Storie dall'inferno della Cecenia in guerra (2008)
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Uno di noi. La storia di Anders Breivik (2016)