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LA CANZONE DI ACHILLE (The Song of Achilles)

Scritto nel corso di dieci anni, pubblicato nel 2011, premiato con l'Orange Prize nel 2012 e tradotto in venticinque lingue, “La canzone di Achille” è il romanzo d’esordio di Madeline Miller.

È una storia di passione, di rivalsa, di lotta tra orgoglio e morale, di eroi costretti a compiere scelte ardue, ma al tempo stesso incatenati a un destino già scritto dagli Dei. La Miller, studiosa di lettere classiche e insegnante di greco e latino, ripercorre in questo romanzo la vita di Achille e di Patroclo, raccontata dal punto di vista di quest’ultimo. Patroclo, dopo essere stato ripudiato dal padre, Re Menezio, e mandato in esilio per aver ucciso accidentalmente un altro ragazzo, viene accolto alla corte di Ftia, dove viene cresciuto ed educato insieme ad Achille, semi-dio nato dall’unione del Re Peleo con Teti, la Ninfa del mare. Se nell’Iliade Patroclo è un personaggio secondario, di questo romanzo è il vero e proprio protagonista, che fa vivere al lettore le vicende e le emozioni che costellano la sua vita al fianco di Achille, l’Aristos Achaion (il migliore tra i Greci). Rilegati gli scenari della guerra di Troia ai margini utili alla sua narrazione, l’autrice focalizza l’attenzione sull’unione tra i due Principi (della quale si trovano scarse ma inconfondibili tracce tra le maglie del mito): un legame tra giovani uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui gli antichi Greci riconoscevano e accettavano l'omosessualità. Di fatto, a quei tempi, era comune che gli uomini, in età adolescenziale, si divertissero scambiandosi effusioni con il proprio amico o compagno d’armi (la cosiddetta pederastia pedagogica), finché non sceglievano una donna da prendere in moglie.

Circa il romanzo, in un’intervista al Guardian la Miller racconta: “Ero estremamente colpita dalla terribile, addolorata e devastata reazione di Achille alla perdita di Patroclo. Quello era il passaggio su cui continuavo a tornare, perché volevo approfondirlo. Patroclo è una figura sfuggente all’interno del poema. È un mistero. Per questo volevo capire: chi è quest’uomo? Perché significa così tanto per Achille?”

 

Dai “social” alle librerie: I BOOK TAG hanno prenso piede in modo esponenziale su social quali TikTok e Instagram. Su TikTok, per esempio, digitando l’hashtag #BookTok si accede a un vero e proprio portale letterario virtuale, che, coinvolgendo le nuove generazioni in una spontanea condivisione della lettura, è stato capace di riportare in classifica svariati libri proprio grazie ai giovanissimi, che li comprano, li leggono e li recensiscono sui loro profili. È stato proprio grazie a una recensione postata da una booktoker all’interno della lista “Libri per piangere” che le vendite de “La canzone di Achille” si sono impennate in maniera virale. Divertente è il videoincontro in versione "c'è posta per te" tra la Miller e la tiktoker Megi Bulla in arte "@labibliotecadidafne" nella puntata del 2 febbraio 2023 di Splendida Cornice, la trasmissione di Rai3 con Geppi Cucciari.

https://www.raiplay.it/video/2023/02/La-storia-di-Megi-Bulla-una-tiktoker-tra-libri-ed-emozioni---Splendida-Cornice-02022023-62d8eb26-d196-4992-9d3f-88856f332814.html

Incipit:

“Mio padre era un re, figlio di re. Come la maggior parte di noi, non era molto alto e aveva la corporatura di un toro, era tutto spalle. Sposò mia madre quando lei aveva quattordici anni, dopo che la sacerdotessa gli aveva assicurato che sarebbe stata feconda. Era un buon accordo: lei era figlia unica e tutte le fortune del padre sarebbero andate a suo marito. Fu solo durante le nozze che lui si rese conto che mia madre era debole di mente. Il padre di lei aveva fatto in modo di tenerla velata fino alla cerimonia e mio padre aveva accettato di buon grado. Se fosse stata brutta, c'erano sempre le schiave e i giovani servitori. A quanto si dice, quando alla fine venne scostato il velo, mia madre sorrise. E fu così che mio padre capì che era idiota. Le spose non sorridono. Quando partorì me, un maschio, mio padre mi sfilò dalle sue braccia e mi passò a una levatrice. Mossa a compassione, la donna diede a mia madre un cuscino da stringere al mio posto. Lei lo abbracciò. Non parve notare alcuna differenza. Ben presto, mi rivelai una delusione: piccolo e sottile. Non ero veloce. Non ero forte. Non sapevo cantare. La cosa migliore che si poteva dire di me era che non ero cagionevole. I malanni e i crampi che affliggevano gli altri bambini non mi sfioravano nemmeno. Questo non faceva altro che insospettire mio padre. Ero forse una creatura non umana? Mi studiava accigliato, mi teneva d'occhio. Quando sentivo il suo sguardo su di me, mi tremavano le mani. E poi c'era mia madre, che non era capace di bere senza versarsi il vino addosso.”

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MADELINE MILLER (Boston, 24 luglio 1978)

Nata a Boston il 24 luglio 1978, è però cresciuta a New York e Filadelfia. Ha un dottorato in lettere classiche alla Brown University ed ha insegnato greco e latino per anni nei licei americani e drammaturgia e adattamento teatrale dei testi antichi a Yale.

Il suo romanzo d’esordio, “La canzone di Achille”, alla cui stesura ha lavorato circa dieci anni, è stato pubblicato nel settembre 2011 e ha vinto l’Orange Prize nel 2012. Il successo del romanzo sarà decretato nel 2020, quando una diciottenne di Los Angeles appassionata di lettura lo inserisce in un suo breve video su TikTok: da quel momento la popolarità del libro si diffonde rapidamente e universalmente. Ad oggi è stato tradotto in venticinque lingue. Pubblicato nel 2018, il secondo romanzo della Miller, “Circe”, è incentrato sulla figura della maga figlia di Elios, Dio del Sole, e della Ninfa Perseide: ha scalato le classifiche dei libri più venduti del New York Times e del Sunday Times ed è stato “libro dell’anno” per le principali riviste letterarie americane. L’ultima opera firmata da Madeline Miller è “Galatea”, un libro illustrato nel quale  sviluppa in modo del tutto singolare il tema dell’amore che diventa ossessione e possesso. Ancora una volta, è il mito al centro della narrazione, che rivisita la figura di Pigmalione, tormentato dalla gelosia nei confronti della compagna e della loro prima figlia, la vivace e intelligente Pafo. In “Galatea”, come già in “Circe” l’autrice fa trasparire le proprie posizioni in tema di diritti delle donne: Galatea diventa un monito e un esempio dal respiro universale, un inno alla libertà e all’autodeterminazione.

Opere:

  • La canzone di Achille [2011 - Sonzogno 2013, Marsilio 2019]

  • Galatea (illustrazioni di Ambra Garlaschelli) [2013 - Sonzogno 2021]

  • Circe [2018 - Marsilio 2021]

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