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FAHRENHEIT 451 (conosciuto in Italia anche con il titolo “GLI ANNI DELLA FENICE”)

“Fahrenheit 451” (il titolo allude alla temperatura a cui la carta prende fuoco) è un romanzo di fantascienza pubblicato a puntate sulla rivista «Playboy» nel 1953 e nato a partire da un racconto breve dello stesso Ray Bradbury del 1951, “The Fireman”, edito in Italia in due puntate sulla rivista «Urania» con il titolo “Gli anni del rogo”. “Fahrenheit 451” si inserisce nel filone del romanzo distopico di ambientazione fantascientifica: descrive una società futura (all’incirca dieci anni dopo la data di pubblicazione) in cui una dittatura totalitaria ha impedito la lettura e il possesso di libri, considerati un pericolosissimo strumento di libero pensiero e che quindi vengono bruciati da uno specifico corpo di polizia. “Fahrenheit 451” è dunque una serrata critica alla società a lui contemporanea (gli anni Cinquanta, il periodo del maccartismo negli Stati Uniti) e una profonda riflessione sul ruolo della cultura e del libero pensiero in contrapposizione al ruolo dei mass-media nella costituzione di una società più giusta ed aperta. Il potere dell’immaginazione e dell’originalità, rappresentato dai libri, opposto al potere del divertimento vacuo e illusorio veicolato dagli schermi televisivi.

Protagonista della storia è Guy Montag, che fa il pompiere in un mondo in cui ai pompieri non è richiesto di spegnere gli incendi, ma di accenderli: armati di lanciafiamme, fanno irruzione nelle case dei sovversivi che conservano libri, tutti ormai proibiti, e li bruciano, come vuole la legge. Dietro l’apparenza di ordine e sicurezza dell’esistenza che conducono Guy e sua moglie, si nasconde un’infelicità latente, di cui il protagonista inizia a rendersi conto grazie a Clarisse, la giovane vicina di casa, che, rifiutando l’ordine costituito, gli fa scoprire un altro modo di guardare e “leggere” la propria vita. Scardinate le sue granitiche certezze, Montag entra in crisi e intraprende la strada della ribellione, sotto la guida di un ex professore, Faber, che rimprovera la propria codardia, indicando in essa la causa della degenerazione etica della società.

Dopo aver ricevuto una menzione d'onore dal Premio Pulitzer, Bradbury decise di rendere noto, in un'intervista al Los Angeles Times, che il suo scopo nello scrivere “Fahrenheit 451” non era affatto quello di condannare la censura governativa, né tantomeno il senatore McCarthy, ma che Il libro rappresentava una critica della televisione, colpevole di distruggere l'interesse nella lettura.

Nel 2018 è uscito un remake del film cult di François Truffaut del 1966. Il nuovo adattamento di Ramin Bahrani, con Michael B. Jordan e Michael Shannon nei ruoli principali, apporta tantissime modifiche al plot originale e si riduce ad un banalissimo sci-fi movie con elementi action.

 

Incipit:

"Era una gioia appiccare il fuoco.

Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite, diverse. Con la punta di rame del tubo fra le mani, con quel grosso pitone che sputava il suo cherosene venefico sul mondo, il sangue gli martellava contro le tempie, e le sue mani diventavano le mani di non si sa quale direttore d'orchestra che suonasse tutte le sinfonie fiammeggianti, incendiarie, per far cadere tutti i cenci e le rovine carbonizzate della storia. Col suo elmetto simbolicamente numerato 451 sulla solida testa, con gli occhi tutta una fiamma arancione al pensiero di quanto sarebbe accaduto la prossima volta, l'uomo premette il bottone dell'accensione, e la casa sussultò in una fiammata divorante che prese ad arroventare il cielo vespertino, poi a ingiallirlo e infine ad annerirlo."

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RAY DOUGLAS BRADBURY (Waukegan, 22 agosto 1920 – Los Angeles, 5 giugno 2012) 

Narratore e sceneggiatore televisivo e cinematografico, nato nel 1920 in Illinois, Bradbury è considerato uno dei maggiori interpreti del genere fantascientifico, che ha contribuito a rinnovare con i suoi romanzi, introducendovi elementi insieme lirici e di denuncia. Nei suoi pianeti e nelle sue galassie si riflettono, deformati da un occhio visionario, le memorie infantili di un’America perduta e gli incubi della civiltà tecnologica.  Ha fatto il venditore di giornali agli angoli delle strade di Los Angeles dal 1938 al 1942, trascorrendo le notti alla biblioteca pubblica e le giornate alla macchina da scrivere. È diventato uno scrittore a tempo pieno nel 1943. La sua fama nasce con la pubblicazione di “Cronache Marziane” (“The Martian Chronicles”) nel 1950. L'anno successivo sulla rivista Galaxy Science Fiction venne pubblicato il romanzo breve “Gli anni del rogo” (“The Fireman”), espanso nel 1953 in quello che è riconosciuto come il suo capolavoro, “Fahrenheit 451”, una sorta di elogio alla lettura ambientato in una società distopica. Da “Fahrenheit 451” François Truffaut ha tratto l’omonimo film che è diventato un culto.  Negli anni successivi Bradbury intraprese, con “Moby Dick, la balena bianca” di John Huston, la carriera di sceneggiatore cinematografico, senza però dimenticare la sua carriera di romanziere. Bradbury, per motivi di salute, negli ultimi anni aveva rallentato la sua attività, ma era comunque rimasto attivo, scrivendo nuovi racconti, commedie e un libro di poesie." Nel 2006 è stato insignito del titolo di duca di Diente de León dal sovrano del Regno di Redonda. Negli ultimi anni della sua vita si dimostrò sfavorevole ai libri in formato elettronico, tanto da impedire che le proprie opere venissero pubblicate in forma digitale. Solo nel 2011 ha consentito di pubblicare in formato “Fahrenheit 451”, sostenendo comunque di preferire il formato cartaceo. È morto all'età di 91 anni a Los Angeles, nella villa dove si era ritirato.

Sito web ufficiale: www.raybradbury.com

 

Opere:

  • La scampagnata d'un milione di anni (1946)

  • Cronache marziane (1950) – Antologia

  • Il gioco dei pianeti (1951) – Antologia

  • Fahrenheit 451 o Gli anni della fenice (1953); espansione de Gli anni del rogo (1951)

  • Le auree mele del sole (1953) – Antologia

  • Paese d'ottobre (1955) – Antologia

  • L'estate incantata (1957)

  • La fine del principio (1959) – Antologia

  • Il popolo dell'autunno (1962)

  • Le macchine della felicità (1964) – Antologia

  • Io canto il corpo elettrico (1969) – Antologia

  • L'albero di Halloween (1972)

  • Il meraviglioso vestito color panna e altre commedie (1972) – Antologia

  • Molto dopo mezzanotte (1975) – Antologia

  • Dinosauri (1983) – Antologia

  • Morte a Venice (1985)

  • 34 racconti, 1984 – Antologia

  • Omicidi di annata, 1986 – Antologia

  • Lo Zen nell'arte della scrittura (1986) – non-fiction

  • Viaggiatore del tempo (1988) – Antologia

  • La follia è una bara di cristallo (1990)

  • Verdi ombre, balena bianca (1992)

  • I fiori di Marte (1996) – Antologia

  • Ahmed e le macchine dell'oblio (1998)

  • Ritornati dalla polvere (2001)

  • Constance contro tutti (2002)

  • Tangerine (2002)

  • Addio all'estate (2006)

  • Ora e per sempre (2012) – Antologia

  • Il pigiama del gatto: racconti inediti e ritrovati (2005)

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