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Letto da noi

Ancora 1

L’ETA’ DEL MALESSERE 

Amaro, buio e coraggioso, "L'età del malessere", il secondo romanzo di Dacia Maraini, racconta la storia di Enrica, una ragazza diciassettenne che, usata dagli altri senza pietà, attraversa l'adolescenza seguendo il disegno di una imprevista educazione sentimentale, alla ricerca della sua vera identità. Vive in uno squallido quartiere di Roma, abbandonata a se stessa da un padre che beve troppo e passa il tempo a costruire invendibili gabbie per uccelli, e da una madre che si logora, fino alla morte, in un modesto impiego. Muovendo i suoi primi passi lungo una strada contorta, in una sorta di iniziazione sentimentale di cui non riesce a governare le redini, la protagonista rimane vittima di avventure erotiche vissute senza troppa convinzione e senza matura consapevolezza. Così Enrica, vivendo come in uno stato di freddo sonnambulismo, si ostina a inseguire Cesare, eterno studente in legge, già fidanzato e prossimo al matrimonio con una ragazza ricca, in un rapporto per lo più sessuale, ed a subire con la stessa indifferenza le premure di Carlo, un compagno di scuola, e gli sfoghi di Guido, un maturo avvocato in cerca di avventure erotiche. Anche l'amicizia con un'eccentrica contessa, che l'assume come segretaria, diventa un'evasione per estraniarsi dalla routine di un'esistenza degradata. 

Da questo romanzo fu tratto il film “L’età del malessere”, per la regia di Giuliano Biagetti (1968).

Incipit:

“Mi venne ad aprire il padre di Cesare. Indossava il giaccone grigio da casa foderato di flanella rossa. Accennò un saluto con la grossa testa bitorzoluta e mi sorrise allegramente, come al solito, tirandosi da parte con aria maliziosa.

– Vuoi Cesare?

– Sì.

– Aspetta che te lo chiamo.

Cesare mi aveva già sentita arrivare e gridò al padre di farmi entrare nella sua stanza.”

DACIA MARAINI (Fiesole, 13 novembre 1936)

Scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice italiana che fa parte della "generazione degli anni trenta", insieme con alcuni dei più conosciuti autori della letteratura italiana. Primogenita dello scrittore ed etnologo toscano Fosco Maraini e della principessa siciliana e pittrice Topazia Alliata, Dacia trascorse l'infanzia in Giappone dove la famiglia si stabilì dal 1939 al 1946, poichè il padre portava avanti uno studio sugli Hainu, una popolazione in via di estinzione stanziata nell’Hokkaido. Nel ‘43 il governo giapponese, in base al patto d'alleanza stipulato con Italia e Germania, chiese ai coniugi Maraini di firmare l’adesione alla Repubblica di Salò. Poiché i due rifiutarono, vennero internati insieme alle tre figlie in un campo di concentramento a Tokyo, dove patirono due anni di estrema fame prima di essere liberati, a guerra finita, dagli americani. Nella sua collezione di poesie “Mangiami pure”, del 1978, la scrittrice racconterà delle atroci privazioni e sofferenze di quegli anni. Al ritorno in Italia, la famiglia si trasferì in Sicilia, presso i nonni materni, nella Villa Valguarnera di Bagheria. Qualche anno dopo i genitori si divisero; il padre andò ad abitare a Roma, dove Dacia lo raggiunse, a 18 anni. e dove riscosse, nel 1962, il suo primo successo con il romanzo “La vacanza”. Seguono nel 1963 “L’età del malessere” (che ottiene il Premio Internazionale degli Editori “Formentor”) e “A memoria” (1967). Grazie all'interessamento di Nanni Balestrini, nel ’66 escono anche le sue poesie con il titolo “Crudeltà all’aria aperta”. Nel ’72 viene pubblicato “Memorie di una ladra”, dal quale sarà tratto un film interpretato da Monica Vitti. L’anno successivo esce “Donna in guerra” e nell’80 “Storia di Piera” (da cui Marco Ferreri ricaverà un fortunato film con Marcello Mastroianni), scritto in collaborazione con Piera degli Esposti. Degli anni Ottanta sono anche i romanzi “Il treno per Helsinki” e “Isolina”. Nel ‘90 esce la “Lunga vita di Marianna Ucrìa”, che vince il Campiello e altri prestigiosi premi, ottenendo un enorme successo di critica e di pubblico, mentre nel ‘93 è la volta di “Bagheria”, un appassionante viaggio autobiografico nei luoghi d’infanzia, e “Cercando Emma”, che ripercorre la vicenda di Madame Bovary di Flaubert. Nel ‘94 il romanzo “Voci”, anch'esso vincitore di molti premi letterari, offre una nuova interpretazione sul tema della violenza sulle donne.  I grandi temi sociali, la vita delle donne, i problemi dell'infanzia sono ancora al centro delle sue opere successive. Si è occupata molto anche di teatro: ha scritto più di sessanta testi teatrali rappresentati in Italia e all'estero ed ha fondato a Roma, con Maricla Boggio, il Teatro della Maddalena, gestito e diretto soltanto da donne. Fu a lungo compagna di Alberto Moravia, che lasciò per lei la moglie e scrittrice Elsa Morante, e con il quale visse dal 1962 al 1978. Tra i premi vinti, oltre al Premio Cimitile, Campiello e Strega, c'è anche il Premio Città di Bari. È vegetariana e si è espressa pubblicamente in favore dei diritti animali. Ancora estremamente prolifica, viaggia attraverso il mondo partecipando a conferenze e prime dei suoi spettacoli. Attualmente risiede a Roma.

Sito web ufficiale:  http://www.daciamaraini.com/

Romanzi:

  • La vacanza (1962)

  • L'età del malessere (1963)

  • A memoria (1967)

  • Memorie di una ladra (1972)

  • Donna in guerra (1975)

  • Isolina. La donna tagliata a pezzi (1980)

  • Lettere a Marina (1981)

  • Il treno per Helsinki (1984)

  • La lunga vita di Marianna Ucrìa (1990)

  • Bagheria (1993)

  • Voci (1994)

  • Dolce per sé (1997)

  • La nave per Kobe. Diari giapponesi di mia madre (2001)

  • Colomba (2004)

  • Il gioco dell'universo. Dialoghi immaginari tra un padre e una figlia [con Fosco Maraini] (2007)

  • Il treno dell'ultima notte (2008)

  • La grande festa (2011)

  • L'amore rubato (2012)

  • Chiara d'Assisi. Elogio della disobbedienza (2013)

  • La bambina e il sognatore (2015)

 

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